martedì 15 dicembre 2009
18- verità
Che bella parola. Ma dove si nasconde. Forse nella realtà? Su pianetadove è ricercatissima, ma i nascondigli della fisicità umana sono innumerevoli e perciò risulta difficile individuarla nelle persone. Forse è più facile trovarla accanto ad un mattino appena sorto, ad un fiore appena sbocciato o negli occhi di un cane o di un gatto. Si, è molto meglio così. Vorrei stare alla ricerca della verità per tutta la vita, non vorrei fare altro tanto ne sono attirato. Ho scoperto che c'è un posto dove di sicuro non c'è. Questo posto è nelle parole. Infatti le uniche parole accettabili sono quelle della poesia dove non c'è verità ma il vuoto della sua assenza. Finalmente si può vedere l'assenza della verità nella poesia. La verità è assenza di parole nella quale ogni contenuto può trovare paradossalmente il suo contenitore. Per questo siamo schiavi delle parole, per non essere contenuti in questo vuoto costruito che riempie il presente di "insignificati" da tenere schiacciati tra i due pesanti ingomberi del passato e del futuro. Il passato è dolce e volgare ed il futuro testardo ed irriconoscente e la verità se ne sta abbondantemente lontano. Via da queste trappole per topi, da queste tagliole immarcescenti che popolano i giorni e le notti con l'impeto di uno sciame di cavallette. C'è bisogno di molta aria per respirare e di molto silenzio per sentire la verità. Così soltanto riesco a trovare quello spazio arcano, spesso quasi insondabile dove spiarmi come sono, con la mia parte evidentemente visibile e la mia parte nera che mi segue come un'ombra e che mi da la dimensione del mio vero essere. La verità.
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