In questi giorni la televisione è il terreno di scontro tra varie tipologie di esseri umani, tutti benpensanti, tutti educati, tutti bravi che però si scannerebbero tra loro.
Nessuno lascia la sua voce a disposizione della verità, e questo purtroppo è un insegnamento!
Nel pianeta dove, (dove vivo o mi sembra di vivere) ho trovato alcune domande appese agli alberi della saggezza e delle piccole idee tra i cespugli della speranza.
Domande:
1) Perchè si fanno programmi televisivi in base a quanta pubblicità riescono a vendere?
2) Perchè si considerano oltraggio alle donne taluni dettami della religione islamica e non vale la stessa cosa per le seminudità femminili utilizzate spesso nei programmi televisivi?
3) Perchè una volta in televisione i programmi si facevano con gli artisti e gli studiosi ed oggi si fanno con gli opinionisti e gli esibizionisti?
4) Perchè non c'è un organo che critica il "gradimento" dei programmi televisivi quando questo combacia con programmi di bassa qualità artistica e culturale?
Idee:
Bisognerebbe trovare il modo di organizzare una sorta di convegno degli stati generali dei telespettatori per vedere quanto sono disponibili a sopportare questa tv. Se una volta la tv si sforzava di essere migliore di quelli che la vedevano e di insegnare a tutti una lingua italiana da condividere, oggi invece non ci si rende conto che coloro che guardano la tv sono molto meglio di quelli che la fanno. Perciò si potrebbe fornire una tv come quella di rai edu nella quale la pubblicità costi molto meno e non venga tassata ed altre come.....avete capito...tassata moltissimo. In questo modo le tasse potrebbero essere utilizzate per finanziare tv con aspetti culturali di cui abbiamo tanto bisogno.
RISPONDI AL SONDAGGIO (giù in fondo alla pagina)
Nessun commento:
Posta un commento