Pianetadove senza contraddizione non potrebbe esistere. Un pianeta senza dubbi è destinato all'estinzione. Per questo abbiamo bisogno di contraddizioni. Mi piacerebbe poter chiamare le contraddizioni "incontraddizioni" perchè c'è un "incontro" di due realtà, due dubbi, due sentimenti e probabilmente anche di due verità. Se la verità consiste nell'assenza di parole , la contraddizione è la sua apoteosi, perchè non nega l'esistenza a nessun pensiero pensabile ed a nessun desiderio desiderabile. Ma contraddizione mi porta ineluttabilmente al significato di "contrario" di altro.
venerdì 18 dicembre 2009
19- incontraddizione
Pianetadove senza contraddizione non potrebbe esistere. Un pianeta senza dubbi è destinato all'estinzione. Per questo abbiamo bisogno di contraddizioni. Mi piacerebbe poter chiamare le contraddizioni "incontraddizioni" perchè c'è un "incontro" di due realtà, due dubbi, due sentimenti e probabilmente anche di due verità. Se la verità consiste nell'assenza di parole , la contraddizione è la sua apoteosi, perchè non nega l'esistenza a nessun pensiero pensabile ed a nessun desiderio desiderabile. Ma contraddizione mi porta ineluttabilmente al significato di "contrario" di altro.
martedì 15 dicembre 2009
18- verità
Che bella parola. Ma dove si nasconde. Forse nella realtà? Su pianetadove è ricercatissima, ma i nascondigli della fisicità umana sono innumerevoli e perciò risulta difficile individuarla nelle persone. Forse è più facile trovarla accanto ad un mattino appena sorto, ad un fiore appena sbocciato o negli occhi di un cane o di un gatto. Si, è molto meglio così. Vorrei stare alla ricerca della verità per tutta la vita, non vorrei fare altro tanto ne sono attirato. Ho scoperto che c'è un posto dove di sicuro non c'è. Questo posto è nelle parole. Infatti le uniche parole accettabili sono quelle della poesia dove non c'è verità ma il vuoto della sua assenza. Finalmente si può vedere l'assenza della verità nella poesia. La verità è assenza di parole nella quale ogni contenuto può trovare paradossalmente il suo contenitore. Per questo siamo schiavi delle parole, per non essere contenuti in questo vuoto costruito che riempie il presente di "insignificati" da tenere schiacciati tra i due pesanti ingomberi del passato e del futuro. Il passato è dolce e volgare ed il futuro testardo ed irriconoscente e la verità se ne sta abbondantemente lontano. Via da queste trappole per topi, da queste tagliole immarcescenti che popolano i giorni e le notti con l'impeto di uno sciame di cavallette. C'è bisogno di molta aria per respirare e di molto silenzio per sentire la verità. Così soltanto riesco a trovare quello spazio arcano, spesso quasi insondabile dove spiarmi come sono, con la mia parte evidentemente visibile e la mia parte nera che mi segue come un'ombra e che mi da la dimensione del mio vero essere. La verità.
mercoledì 2 dicembre 2009
17- PASSI DI PACE
mercoledì 25 novembre 2009
16- Siamo TRANSeri
Trans !?
O mamma mia che difficile ‘sta parola. Non si vuol far capire che cosa porta con sé!
Transistor so cos’è. Transponder pure. Transnazionale Ok. Ma transessuale mi fa pensare che se c’è la parolina “tra” vuol dire che c’è qualcosa “in mezzo” a che o a che cosa’. In mezzo a due generi, maschile e femminile? E gli organi genitali che ci stanno fare se il corpo è confuso nei suoi desideri sessuali? E gli omosessuali perché non diventano tutti anche transessuali? E’ una vita complicata nascere uomo e voler essere donna? Come si può fare e che deve fare una persona che vive come in una specie di ruolo di attore di se stesso? Nei trans ruota tutto intorno al sesso o lo spirtito c’entra qualcosa? E’ peccato? E’ naturale? E’ giusto? E se è naturale coma mai è peccato? Troppe domande mi occludono il pensatoio!!!
Possibile che significhi solo “travestito”? No, non può essere, non è mica carnevale!
Possibile si voglia indicare qualcosa di simile ad una mutazione fisica o caratteriale tipo “transgenico”? No non credo, sarebbe più fantascientifico che scientifico.
Si vuol forse indicare una persona omosessuale per così dire “fondamentalista”? No, nemmeno questa mi convince, sarebbe come parlare di razze e razzismo e non mi sembra che il fenomeno trans abbia queste caratteristiche. Ma allora che cosa è “trans” ?
Data l’irruenza dei massmedia ed i “pruriti” di certe persone in questo ultimo periodo abbiamo dovuto chiedercelo moltissime volte. Ho scoperto una cosa singolare, e cioè che mi faccio le stesse domande delle mie figlie che hanno 13 anni! Papà, ma perché se uno nasce uomo vuole essere una donna? Più mi sforzo di capire più mi confondo o mi do delle risposte banali del tipo “Sono cose che accadono nella massa umana data la sua natura mutevole”, ma come fare a spiegar alle mie figlie ed ai miei alunni se nemmeno io ne arrivo a capo. Su Pianetadove non c’è prostituzione, né pornografia, né oltraggio, né stupro, né violenza e niente che assomigli al sesso come necessità ginnicoanimale o idraulicofisiologica. Dopo aver pensato a tutti i miei limiti di geonauta dilettante mi dico che devo allargare il raggio d’azione del pensiero soprattutto per poter comprendere la cosa che mi preme di più:
C’è amore in tutto questo?
Non lo so; e più mi sforzo di vederlo attraverso l’ottica della solitudine della razza umana e di inquadrare il trans nel recinto dei misteri della immensa creatività della natura e più non trovo la strada per comprendere se c’è amore oppure no.
L’unica cosa che mi viene da dire è che l’anima non ha sesso, ne desideri, ne volontà; tende all’amore e basta, non fa altro tutto il giorno.
Insomma la confusione regna incontrastata nella mia mente.
Poi penso: certo che però anche loro ce la mettono tutta per rendersi vittime anche se non lo sono.
No, non cerco di capire perché un uomo "normale" possa desiderare un uomo travestito, operato o no per rapporti sessuali a pagamento. La mente umana è creativa e va bene così! Ma è il “pagamento” che mi fa pensare a cose veramente squallide e tristi! E se poi sento che ogni trans riferisce di 5-10 “clienti” al giorno tutti i giorni della settimana e con una media di 200 euro a cliente comincio ad incazzarmi sul serio. Perché? A parte i 9 MILIONI di clienti della prostituzione in Italia ed un esercito di 90.000 prostitute di tutti i tipi operanti in Italia, sono presto fatti i conti! La popolazione italiana si aggira sui 60 milioni di persone, togliamo donne, bambini innanzitutto, poi leviamo una certa percentuale di anziani “in disarmo”, impotenti, uomini brutti, soli e malandati, maniaci sessuali, detenuti e malati terminali, appare chiaro che gli uomini che non vanno con le prostitute sono meno di quelli che ci vanno! Quanti soldi girano? Chi di questi paga le tasse?
Chi mi può rispondere?
domenica 22 novembre 2009
15/bis ACQUA DUE HO
mercoledì 18 novembre 2009
15- ACQUA di chi sei?
Su Pianetadove l'acqua si fa vedere solo quando se ne sente la necessità, non scorre mai a vuoto o per gioco. Lei sa dove andare e dove serve. Appare fresca, limpida ed affascinante nel suo scintillare tra le rocce proprio come deve essere l'acqua. Arriva quando hanno sete piante, persone o animali non ha importanza, o quando c'è da lavare qualcosa o qualcuno. Alle volte decide di fermarsi in un bel posto e si specchia nel cielo chiamandosi “lago” o “mare” a seconda di quanta acqua c'è e se vuol esser dolce o salata. Spesso si sposta velocemente dalla montagna al mare e si fa chiamare “torrente” quando è costretta tra le rocce e scorre impetuosamente, oppure si chiama “fiume” se ha bisogno di più spazio e vuol scorrere tranquillamente. Quando non piove molto si restringe in un rigagnolo e diventa triste perché si “secca” a stare lì. In certi posti riesce persino a spostarti da una terra all'altra con una specie di culla che chamano “barca”. Lei, l’acqua si bacia continuamente con le sue rive che gli esseri umani chiamano sponde. E' una benedizione quando fa caldo e tutti provano sollievo a rinfrescarsi con la sua materia liquida di ricetta semplice e divina "H2O" Eh si, Bastano 2 molecole di idrogeno ed una di ossigeno e voilà il gioco è fatto. La amiamo tutti. Alle volte arriva dal cielo sottoforma di pioggia o grandine o neve, dipende da dove sta questo pezzo di cielo, dal carattere delle nuvole e dal loro colore ed anche di quanta umidità c’è nell’aria e di quanto freddo fa. In questo caso ha bisogno di spazio e di scorrere liberamente nelle sue pendenze preferite. L'acqua conosce bene la geometria e non si sbaglia mai, ama le forme concave ed i declivi e se gli esseri umani sbagliano qualcosa nella loro smania di essere padroni di tutto facendo case o strade nel punto sbagliato, allora l'acqua ci fa vedere che tutta insieme ha un peso e che questo peso può essere distruttivo, ma non è colpa sua, lei scorreva proprio in quel posto da millenni.
Quando è molto freddo si mette un cappotto bianco e se ne sta li a farsi chiamare “neve” o “ghiaccio” e diventa freddissima ed in qualche occasione permette a noi terrestri del pianetadove di divertirci scivolando con le buste, con gli slittini o con gli sci.Questa è l'acqua!
Ma i padroni della terra non lo vedono, i governi ed i loro tirapiedi mercanti non lo vogliono vedere e se qualcuno glielo spiega fanno finta di non saperl,o anzi si sforzano di fare "leggi" a cui tutti dobbiamo obbedienza per dare un prezzo all'acqua.
SIGNORI E SIGNORI DA OGGI IN POI L'ACQUA SI VENDE!
Pensavate fosse un dono di Dio insieme al cibo ed agli armenti? No vi sbagliate se è per questo anche la Bibbia è in vendita! E sapete perchè? Dove c'è qualcuno che vende c'è sempre qualcuno che compra!
L'uomo non ha altre risorse differenti da questa per sopravvivere, quindi...pagate per bere!
Che volete, dice il potere, c'è il mercato, le borse, la finanza, le tasse, le bollette, gli stipendi...il PIL, eh! dove lo mettiamo il PIL? (Oddio un ideuzza l'avrei...)
Insomma sappiate che l'acqua può essere “liberalizzata”, non nel senso che questa parola ha, cioè libera a tutti, ma nel senso che la gestione dell'acqua che viene catturata ed inviata nelle nostre case sarà affidata ai mercanti del tempio senza nessun Cristo che li butti fuori.
Voi pensavate che i Sindaci e d i Comuni potessero garantire l'acqua a tutti i cittadini?
Ebbene vi sbagliate. Lo fanno meglio i privati, ci dice il ministro, perciò si chiama privatizzazione e non liberalizzazione, dico io. Lo fanno meglio i "privati" insiste il ministro ed io penso che in Calabria (e non solo) per esempio, si chiama 'NDRANGHETA la ditta più importante! Secondo lo Stato Italiano rappresentato da un governo liberamente eletto dal popolo sovrano costretto ad eleggerlo, la gestione dell'acqua costerebbe di meno ai cittadini se i privati si scannassero tra loro per abbassare il prezzo dell'acqua e vincere l'appalto di gestione delle acque. Questa è la motivazione. Infatti da un pò di tempo in cielo accanto alla Madonna c'è un'altra divina presenza...la concorrenza in libero mercato.
Pensate che bella idea ha avuto il governo che ci privilegia di queste ricette meravigliose e noi che non ci rendevamo conto di avere migliaia e migliaia di sindaci deficenti che insieme gli assessori ci volevano aumentare le tariffe dell'acqua per il loro solo ed esclusivo piacere di aumentare le tariffe in modo che poi, alle elezioni, i cittadini felici e vessati lipossano rieleggere. Ora si che siamo a posto.
Su pianetadove l'acqua sarà sempre e solo acqua, pura semplice come la ricetta di Dio "H2O" e basta, mentre per gli italiani la ricetta sarà quella dei mercanti nel tempio:
lunedì 16 novembre 2009
14 - PROcesso
Cari amici, vi devo dire che appena sbarcata su pianetadove questa parola sembrava staccata in due parti PRO e CESSO e dati i tempi che corrono tra influenza suina, porcate politiche e pensieri maiali stavo per dare un significato di iniziative a favore del cesso, appunto pro-cesso.
mercoledì 11 novembre 2009
sabato 7 novembre 2009
12 -trova il tempo
Trova il tempo
Antica ballata irlandese
Trova il tempo di riflettere,
è la fonte della forza.
Trova il tempo di giocare,
è il segreto della giovinezza.
Trova il tempo di leggere,
è la base del sapere.
Trova il tempo di essere gentile,
è la strada della felicità.
Trova il tempo di sognare,
è il sentiero che porta alle stelle.
Trova il tempo di amare,
è la vera gioia di vivere.
Trova il tempo d'esser contento,
giovedì 5 novembre 2009
11-CROCIFISSAZIONI
La corte europea del “diritti” dell’uomo ha sentenziato che le nazioni europee non possono esporre simboli religiosi negli edifici pubblici, cioè di tutti.
Pianetadove…dove sei? Ma quale saggezza c’è nel decidere sulla religiosità degli uomini?
La religiosità non è un diritto è una necessità esistenziale dell’anima.
Io sono nato sotto un crocifisso nella camera da letto dei miei genitori ed ho fatto le scuole “tutte” con il crocifisso in aula, ho fatto il catechismo, la prima comunione e la cresima. Poi finita l’epoca dei sacramenti sono approdato all’azione cattolica che mi ha instillato i fondamenti del pensiero sociale e senza la quale non sarei mai approdato in una sezione del PCI a 15 anni.
Da quel giorno, 11 settembre del 1973, giorno del golpe in Cile, ne è passata di acqua sotto i ponti ed il mio pensiero non è stato mai ostacolato dalla presenza del crocifisso nelle aule della mia vita visto che insegno da 25 anni.
Come si fa a non capire che l’ipotesi secondo la quale l’esposizione di un simbolo religioso possa intaccare la personalità di un individuo? Se nasco in Algeria o in Marocco ho una buona probabilità di diventare mussulmano, se nasco in Israele sarò sicuramente ebreo, se nasco in India indù ed in Nepal buddista.
Sembra un’ovvietà, ma non lo è perché se la fede ed il bisogno religioso sono dentro l’anima nessuna legge e nessuna “esposizione” le può cancellare.
Ognuno ha il proprio “sacro” che non è vendibile, influenzabile o cancellabile. La personale necessità di cercare il divino nella propria esistenza è fondamentale per la crescita umana e tutto ciò che è divenuto simbologia del sacro non è altro che frutto di ricerca spirituale profonda e della storia dell’essere umano.
Come può sentirsi offeso un mussulmano,un ebreo, un indù o un buddista se frequenta un edificio nel quale è esposto un simbolo sacro, certo non per la sua religione, ma comunque sacro perché riconosciuto tale da una moltitudine di esseri umani?
Così debole è la fede nella propria religiosità?
E’ giusto parlare di “imposizione” e di divieto di esposizione?
Il natale è festeggiato dai cristiani, ma se c’è da stare insieme e godere della gioia di celebrare una festa “umana” chi rinuncerebbe?
Io festeggerei volentieri la fine del ramadan o il sukkot anche se sono cristiano, perché so che è una festa “umana” e sacra anche se non appartiene alla mia tradizione di “nato” in Italia in famiglia cattolica.
Veramente non so più come difendermi dall’ipocrisia e lancio una sfida provocatoria a chiunque legga questo blog.
Appendiamo dei cartelli negli edifici pubblici con la scritta “CROCIFISSO”.
In questo modo non saremo “fuorilegge” ma dimostreremo che l’idiozia umana non ha confini.
martedì 3 novembre 2009
10- PER ALDA MERINI
Per Alda Merini
2 novembre 2009
Vai pure Alda
a sposarti con la morte
rendila bella finalmente
mentre qui da noi
rantolano le fanfare del tuo cuore
risuonano libri polverosi
scorrono fiumi di giorni
stridono poesie di carta
si ribaltano bacinelle d’inchiostro
parole innamorate si nascondono alla vista
bellezze terribili ti rincorrono
nessuno urta più contro la tua vita
sei libera
domenica 1 novembre 2009
9- Io/Dio/logia
Zoologia è lo studio del mondo animale, biologia quello delle forme di vita, mineralogia quello dei minerali ecc ecc.
Ma ideologia che caspita è?
Lo studio delle idee? Bho! A me non sembra. Su sto’ povero pianetino ne arrivano di cose strane, ma strane come le parole che usiamo e sentiamo tutti i giorni non ne esistono davvero!
Le persone perseguono un’ideologia, la amano, odiano quella degli altri, tanti scrivono libri e saggi a iosa sull’ideologia spinti dalla loro ideologia, ma la ideologia può appartenere a tutti?
Secondo il mio modesto parere di geonauta dilettante (viaggiatore della terra) e dal punto di vista del mio microego di anarchico metafisico, l’ideologia è più simile ad un “idiotologia” (studio degli idioti) che ad un modus vivendi et operandi in grado di animare le tensioni ideali, laddove esistano.
Se guardiamo la storia dell’uomo vediamo un elenco di eventi, o per meglio dire di “accanimenti” per imporre, affermare o nel migliore dei casi propagandare un’ideologia.
Ma perché gli esseri umani debbono per forza condividere delle ideologie e magari uccidere o morire per esse? Quando questo succede, cioè quasi sempre, nascono discordie e leggi sbagliate (vedi leggi razziali, respingimenti, dichiarazioni di guerra o di guerra per la pace ecc. ecc.).
Può darsi e sottolineo può darsi che l’essere umano nella sua smania di impadronirsi del tempo e dello spazio non sia ancora maturo per avere delle idee!
Idee per governare, idee per gestire il potere, idee, per far funzionare l’economia e la finanza, idee per creare ricchezza (leggi soldi e basta), idee per organizzare la vita delle persone secondo leggi e regolamenti…idee, idee, idee…solo a guardarle ti accorgi che c’è sempre qualcosa di sbagliato.
Perché? Forse, perché sono il frutto di progetti con secondi fini!? Quali fini? Ma come?! Lo viviamo ogni giorno e non ci chiediamo..Ma che cosa sta succedendo?
Ci stanno regalando idee!
Secondo me tutto questo è pericoloso, perché quando non è frutto della “idiotologia” è sicuramente frutto della IO/DIO/logia, cioè siccome qualcuno pensa di usare come modello sociale DIO sentendosene nei panni fa un’equazione terrificante: siccome IO sono DIO ( o “un” Dio) tutti gli altri non sono niente! Accidenti che idea! Anzi che ideologia.
Sul pianetadove c’è un gran subbuglio per comprendere il valore della parola “ideologia”, ma c’è anche un bel po’ di timore che questa non causi nella società valori sbagliati almeno come le intenzioni di far del bene sentendosi DIO, voglio farci del bene a costo di renderci schiavi delle loro parole questi potenti senza forza alcuna!
Forse è ora di organizzare la nostra anima per resistere alle dolci lusinghe delle passioni tristi che la società ideologizzata ci sta fabbricando appositamente per noi che speriamo di essere liberi da condizionamenti che non siano quelli etici e solo ed esclusivamante etici.
Forse avere come modello di riferimento Gesù di Nazareth uomo e non un DIO col telecomando può essere un buon punto di partenza per organizzare una resistenza alla violenza della comunicazione che dobbiamo subire tutti i giorni.
Gesù era un intollerante completamente privo di buon senso!
No, non è una bestemmia, amava essere umano, e per questo era intollerante verso l’ipocrisia ed i mercanti del tempio (non gli esercizi commerciali) e completamente privo di buon senso perchè amava anche chi lo ha ucciso. Un bell’esempio, altro che ideologia.
Cari amici…un avviso:
NON ACCETTATE IDEE DAGLI INCONOSCENTI!
lunedì 26 ottobre 2009
8- dialogo o "casinalogo"
Parole, parole,parole faceva una canzone di Mina ma le parole che vogliono avere un senso sono le sole parole che è necessario usare in un dialogo?
La mia amica Wiki mi dice che il termine dialogo (dal greco dià, "attraverso" e logos, "discorso") indica il confronto verbale tra due o più persone, mezzo utile per esprimere sentimenti diversi e discutere idee contrapposte.
Esatto! Certo, esprimere e discutere sono i luoghi delle parole ed è lì che devono nascere crescere e moltiplicarsi.
Ho notato che appena arrivata su pianeta dove la parola dialogo era confusa e stordita e questo atteggiamento ha messo un po’ in crisi gli alberi della saggezza ed i cespugli del dubbio che con un po’ di fatica hanno trovato i loro frutti. Vediamoli.
Quando una persona discute con un’altra è sempre necessario non ascoltarla?
Ma perché le parole diventano …corpi contundenti da scagliare verso l’altro?
Non so perché, ma, non avete anche voi l’impressione che il dialogo stia prendendo sempre di più le sembianze di un’aggressione o di una seduzione?
Non si accolgono le parole dell’altro ma le si recintano per deportarle in grosso tritaparole affinché dell’altro non resti nulla. Spesso le parole e di conseguenza le idee dell’altro vengono persino violentate e stuprate dalle nostre idee e dalle nostre risposte virulente e minacciose.
Perché non c’è contrasto di idee, ma solo distruzione dell’altro?
Forse perché è scomparsa la parola “compenetrazione” dal vocabolario umano, non si è più capaci di accogliere, comprendere e far proprie le parole e le idee dell’altro?
Forse perché le parole non hanno più lo scopo di comunicare, ma di convincere, sedurre,collocare in un posto piuttosto che un altro le “vittime” della comunicazione?
Forse perché il “casinalogo” è più confacente alla società moderna fatta di truffe, intrallazzi, imbrogli, apparenze, tranelli ecc.?
Io mi accontento di poco:
Profonda magia è saper trar il contrario
dopo aver trovato il punto de l'unione.
(“De la causa, principio et uno” – Giordano Bruno)
sabato 24 ottobre 2009
7 - la vita è un viaggio
Mi piacerebbe poter ricordare ogni istante di questo viaggio, come per poterlo rivivere ogni volta che desidero. Ma so che non è così, forse è come quando fai una bella nuotata in un mare limpido e calmo, sei soddisfatto ma il sentire asciugarsi l’acqua addosso ne è solo il ricordo e sei sei in sintonia con ciò che hai fatto (il bagno) ed è stato quel che hai realmente desiderato non ti resta che bearti dello scivolare dell’acqua sulla pelle che piano piano si asciuga riportandoti in uno stato di “ritorno” a come eri prima, ma con qualche cosa in più…il bello della vita…forse qualcuno lo chiama felicità.
Non sono così filosofo da continuare questo pensiero nella forma che vorrei, ma so che ogni immagine che siamo capaci di trasmettere genera negli altri (in quelli che sanno ricevere) un'altra immagine che a sua volta sarà trasmessa e genererà altro amore, altra felicità…altri dubbi.
Il dialogo con il silenzio e la montagna è un dialogo di ricerca tra panorami e sudore, bellezza e fatica, dolore e gioia ed altri contrasti che ti fanno sentire vivo ed in presa diretta con la mente che finalmente si avvicina al corpo e riesce a dialogare facendosi comprendere.
Allora diventi forte e trovi qualche pezzo di te che avevi perduto e provi piacere nel rimetterlo al suo posto… ed ecco apparire chiaro (o quasi) perché ti sentivi svuotato ed in parte confuso…forse annoiato dalla vita.
Questa vita che ogni giorno bracchi come una preda “irrinunciabile” (spesso in maniera non indispensabile!) e che ogni giorno fa il suo dovere di “preda” ossia quello di fuggire.
E’ l’eterno gioco del non morire prima di aver capito chi sei e che cosa fai in questo mondo.
E’ la semplice intuizione di una strada che comunque sia serve solo a non perderti, poiché seguendola arrivi da qualche parte ed il gusto dell’immaginazione talvolta (quasi sempre ) è più forte della realtà.
Quando senti la paura di invecchiare e di morire così forte dentro di te, ma così debole da farsi sconfiggere da un sorriso incontrato per strada, allora vuol dire che sei sulla strada giusta, vuol dire che puoi comprendere anche se non sai quando, vuol dire che puoi fare ciò che pensi, anche se questo ti costa, perché hai pochi “simili” sulla tua strada e la solitudine è sempre in agguato.
Quella solitudine senza silenzio che ti fa sentire solo senza madre né padre, senza scarpe e senza sguardo, senza di te stesso e senza gli altri, quella solitudine che ti impedisce di crescere e di essere forte quanto basta per respirare senza annaspare, per godere senza rinunciare, per piangere senza intristirti.
A tutti voi un abbraccio
giovedì 22 ottobre 2009
6- LA TUTTOFOBIA...
La mia amica wiki (wikipedia) dice che fobia significa:Il termine fobia (dal greco φόβος, che si legge "phobos", ossia "paura") è un'irrazionale e persistente paura e repulsione di certe situazioni, oggetti, attività o persone, che può, nei casi più gravi, limitare l'autonomia del soggetto.
martedì 20 ottobre 2009
5-l'opinione pubblica
Ahi,ahi amici miei!